Mostre
4 giugno - 31 agosto 2008
Gaialight- Light Treatment/1
MONACO DI BAVIERA - Siemens AG
La Siemens AG, nell'ambito del Progetto KUNSTPRAXIS, ha presentato nella sede di Wittelsbacherplatz, una selezione di multipli fotografici dal ciclo Trattamento Light.
La Siemens AG, nell'ambito del Progetto KUNSTPRAXIS, ha presentato nella sede di Wittelsbacherplatz, una selezione di multipli fotgrafici dal ciclo Trattamento Light. L'inaugurazione è stata aperta dal saluto del Console d'Italia a Monaco, dr. Alberto Dal Degan.

PRESENTAZIONE
di Tiziana Gazzini
3 giugno 2008

Il ciclo Trattamento Light è stato presentato la prima volta a Roma, nell'ambito della rassegna internazionale di design, "Roma Design Piu'", organizzata dall'Universita' La Sapienza.
La mostra ha per tema gli ausili agli handicap - stampelle, deambulatori, protesi acustiche, ecc. Ma se da un lato Gaialight (www.gaialight.com) punta il dito sul design mortificante degli oggetti a carattere medico, dall'altro denuncia altri handicap, quelli del nostro tempo: fisici, psichici, etici e lo fa alla sua maniera, passandoli attraverso il filtro "light" del cinema e dei cartoon, della cultura pop e delle icone di massa: protagonisti, gli eroi e gli antieroi della storia e della politica, dell'arte e della moda.
Sono queste le ragioni per cui Gaialight è stata l'unica artista invitata a partecipare all'edizione di Roma Design piu' dedicata al design off limits che ha registrato circa 30mila visitatori.
Come nei cicli precedenti dedicati agli accendini (Light), alle lattine (Can), ai televisori (Light TV), anche questa volta Gaialight ha indagato fotograficamente i nuovi mondi d'arte che ha creato e qui alla Siemens, si possono vedere alcune delle immagni d'arte che l'artista ha tratto dall'anatomia del suo lavoro con risultati solo apparentemente post-pop. Come ha scritto un critico e saggista americano, Gavin Keeney, "not Pop, for Gaialight art is such".
Gaialight è sempre più un'artista concettuale che partendo dagli oggetti di largo consumo inventa alfabeti d'arte per arrivare a forme e immagini astratte.
Chi di voi riconoscerebbe al primo sguardo nelle immagine che vedete delle stampelle ortopoediche?
Non a caso ho usato prima una parola come anatomia che appartiene a un vocabolario ben noto alla medicina legale: Gaialight è un'artista laureata in legge che tenta l'unica possibile cura che l'arte ha a disposizione. Sedurre lo sguardo, attirare l'emozione dello spettatore per coglierlo di sorpresa e aprire un varco nella sua anima, nel suo pensiero, nella sua intelligenza.
La cura di Gaialight è espressa addirittura nel titolo che consapevolmente allude alla medicina e alle sue terapie. Gaialight ha sottoposto al suo Trattamento oggetti decisamente brutti che così hanno finalmente trovato un possibile trattamento.
Non è un caso nemmeno che una selezione delle opere del Trattamento Light - particolari fotografici delle 32 stampelle e delle trenta lattine in mostra da giovedi' 5 insieme al ciclo completo presso la Drissien Galerie di Monaco - venga oggi ospitata nell'ambito del progetto KunstPraxis in uno spazio dedicato proprio alla cura, alla terapia. Questa volta in senso letterale e non simbolico.
Quasi un incontro inevitabile: un medico illuminato come il dr. Muller fa entrare nell'ambulatorio che dirige l'arte (una terapia che non ha nessuna controindicazione), e un'artista che prende di mira i mali del nostro tempo e con l'arte ne propone simbolicamente la possibile guarigione.
L'impotenza sessuale e la depressione, in una società che vuole tutti prestanti e felici, sono gravi handicap? Viagra, Prozac & C. sono gli ausili "ufficiali" con cui l'occidente li tratta. E Gaialight tratta allora a Viagra e Prozac stampelle che trasforma in ironici ausili d'arte.
Come ha scritto Kathryn B. Hiesinger, Curator of European Decorative Arts del Philadelphia Museum of Art in un testo dedicato a Gaialight: "(…) perché Chanel non dovrebbe vendere delle stampelle rosa di marca agli eleganti clienti che ne hanno bisogno, e perché, in generale, come chiede l'artista, gli ausili medicali si meritano una così scarsa considerazione estetica?"
Ma e' tempo di avvicinarsi alla cura Light per cercare di assumerla nei tempi e nei modi prescritti.
Partiamo dall'immagine manifesto. S'intitola Stop Global Warming ed e' un "manifesto" contro i mali principali del mondo intero: riscaldamento del globo, inquinamento e loro catastrofiche conseguenze per la salute, per il clima, eccetera. Vederla alle pareti della sede di una grande impresa come la Siemens, consapevole della responsabilità ambientale e sociale che il suo business comporta, è già una parte della cura.
Dicendo questo, pero', facciamo un'analisi di contenuto che non rende giustizia all'artista. Questa immagine è un'opera che non comunica messaggi (come il grande regista italiano Roberto Rossellini rispondeva a chi gli chiedeva quale era il messaggio del suo cinema: i messaggi li portano i postini), ma comunica se stessa. Anche oltre le intenzioni dell'artista.
Una poetessa italiana, Patrizia Cimini, quando ha ricevuto l'invito a questa inaugurazione, ha scritto che l'immagine le sembrava la porta proibita verso una Pechino che non c'è più.
Questo per dire che l'immagine del particolare di una stampella trattata "light" ingrandita almeno 5 volte, si trasforma in un'altra cosa, si svincola dal suo legame con la realtà descrittiva per trasformarsi in una nuova realtà. Come solo all'arte può capitare.


www.gaialight.com - www.plef.org






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