Mostre
17-26 aprile 2009
Gaialight – Bare Smile
ROMA, Foyer del Teatro Valle
19 aprile 2009
Gaialight/Lidia Ravera - Funerale del dolore femminile
ROMA, Villa Torlonia
Il Foyer del Teatro Valle ospita dal 17 al 26 aprile 2009, un’installazione fotografica dell’opera Bare Smile dell’artista Gaialight in contemporanea alla messa in scena dello spettacolo Le invisibili - Storie di femminilità violate
Il Foyer del Teatro Valle ospita dal 17 al 26 aprile 2009, un’installazione fotografica dell’opera Bare Smile dell’artista Gaialight (www.gaialight.com) in contemporanea alla messa in scena dello spettacolo Le invisibili - Storie di femminilità violate (regia: Emanuela Giordano, drammaturgia: Emanuela Giordano e Lidia Ravera, protagonista Maddalena Crippa) dedicato alle testimonianze di giovani donne indiane, nepalesi, pachistane sfigurate dall’acido per mano dei loro mariti, fidanzati, padri, fratelli, secondo una tragica usanza ancora praticata in molti paesi.
Attraverso un linguaggio post-pop, surrealista e concettuale, Gaialight esprime nella sua opera gli stessi valori della pièce teatrale a sostegno delle donne così drammaticamente private del volto e del sorriso.
Nell’ambito della stessa iniziativa, domenica 19 aprile, il parco di Villa Torlonia ospita un’azione d’arte intitolata Funerale del dolore femminile in cui l’artista Gaialight e la scrittrice Lidia Ravera uniscono i loro linguaggi per denunciare il dolore estremo delle donne sfigurate dall’acido e il normale dolore quotidiano di tutte le donne.

Alle ore 11.30, dall’ingresso di Villa Torlonia su Via Nomentana 70, l’oggetto d’arte Bare Smile (una piccola bara artisticamente elaborata) si muove in corteo attraverso il parco della Villa per arrivare al Campo da Tornei dove la Bare Smile viene deposta e aperta al pubblico.
Alle ore 12.00 Lidia Ravera declama l’orazione scritta per “seppellire” ad alta voce il dolore femminile.
L’intera azione d’arte viene documentata fotograficamente e in video. Il Funerale del dolore femminile è la seconda delle azioni d’arte e resistenza previste dal Progetto Barelight che prendono il nome di Funerali e del funerale simulano alla maniera “futurista” anche la grammatica gestuale.

Gaialight - Gaialight, artista italo-americana che usa l'ironia e le icone mediatiche per dissacrare e denunciare i temi critici della società contemporanea ha esposto a Roma, Parigi, New York, Monaco di Baviera ed è tra gli artisti delle nuove generazioni che rappresentano meglio la contaminazione dei linguaggi. Suoi lavori sono stati tra l’altro pubblicati in copertina della rivista Disegno Industriale/Industrial Design e una sua opera, The Wall, è recentemente diventata la copertina di Io donna, il settimanale femminile del Corriere della Sera. E’ presente nell’opera in undici volumi Arte Contemporanea, Electa Mondadori (volume 9 - Contaminazioni, capitolo Cinema).

Lidia Ravera - Al suo ventitreesimo libro (è appena uscito il romanzo La guerra dei figli, ed. Garzanti), Lidia Ravera ha attraversato tutti i generi letterari. Anche lei divoratrice di codici linguistici e di formule espressive, parte dalla letteratura (Porci con le ali, scritto con Marco Lombardo Radice, ha venduto 2milioni e mezzo di copie segnando una generazione) e poi esplora ogni tipo di scrittura: canzoni, opere, radiodrammi, sit-com, sceneggiature, cabaret e teatro. In occasione del Funerale del dolore femminile, scrive e declama un’orazione/invettiva per seppellire ad alta voce il dolore estremo delle donne sfigurate dall’acido, secondo una pratica aberrante ancora in uso in molti paesi, insieme al dolore quotidiano che appartiene alle donne di ogni parte del mondo.

Il progetto Barelight - Con il Funerale del dolore femminile Gaialight è alla seconda azione che prende spunto dal ciclo Barelight: 13 piccole bare artisticamente elaborate per affrontare in maniera “light” temi e costumi del nostro tempo (la guerra e la pena di morte, lo sport malinteso e l’anoressia, il dolore femminile e la pornografia, ecc.). Gaialight con Barelight (la radice Bare allude al significato inglese: denudato, svelato) intende offrire un'ulteriore riflessione sulla possibilità e sulla volontà di non farsi sconfiggere dalle grandi tragedie, intanto non dimenticandole e poi stimolando la coscienza collettiva alla resistenza, al riscatto, al recupero, al superamento. Le piccole bare hanno un obiettivo tutt’altro che “funerario”. Come Gaialight scrive, sono oggetti d'arte "metaforici ed evocativi", ognuno con un suo stile e con una personalissima chiave di lettura. L’idea del Progetto è di aprire la singola opera a un sistema di linguaggi artistici diversi (arte, teatro, letteratura, fotografia, video, ecc.) in una visione contaminata con un potenziale d'intervento sui temi trattati ancora da esplorare.
Il ciclo, iniziato alla vigilia del trasferimento dell'artista a New York, è ancora in gran parte inedito e rappresenta il periodo in cui Gaialight, dopo aver lavorato su accendini, lattine e televisori, è passata a trattare gli oggetti di largo consumo più estremi: dopo le bare è stata la volta degli ausili all'handicap, per il ciclo Trattamento Light esposto a Roma e a Monaco di Baviera.
Il progetto Barelight - 13 azioni d'arte e resistenza, a cura di Tiziana Gazzini, verrà presentato via via, nel corso di singole iniziative di denuncia - civile, estetica, sociale, culturale – la prima delle quali, il Funerale della Guerra, si è svolta a Roma, il 20 gennaio 2009 presso la Galleria 10b photography.

Nell’ambito dell’installazione Bare Smile, il Foyer del Valle ospiterà anche la documentazione fotografica del Funerale della Guerra, firmata da Francesco Zizola, fotoreporter dai molti World Press Photo Award.


L’iniziativa è realizzata da:
ETI – Ente Teatrale Italiano (www.enteteatrale.it) e Associazione Culturale onlus La coda dell’occhio (www.lacodadellocchio.com)
con il patrocinio di:
Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione

PDF INVITO
   visualizza pdf