Mostre
8 maggio - 17 giugno 2012
Prorogata la mostra
L'angolo del dandy. Karen Blixen, Luigi Ontani,
Erik Satie, Luchino Visconti alla Casina delle Civette
ROMA, Villa Torlonia-Museo della Casina delle Civette
La mostra L’angolo del dandy, dedicata a quattro grandi personalità europee del mondo delle arti, ha suscitato l’interesse e la curiosità del pubblico che è accorso numeroso a visitarla ed è stata prorogata fino a domenica 17 giugno 2012.

La mostra L’angolo del dandy, dedicata a quattro grandi personalità europee del mondo delle arti: la scrittrice danese Karen Blixen (1885-1962), l’artista contemporaneo Luigi Ontani (1943), il musicista francese Erik Satie (1866-1925), il regista Luchino Visconti (1906-1976), ha suscitato l’interesse e la curiosità del pubblico che è accorso numeroso a visitarla ed è stata prorogata fino a domenica 17 giugno 2012.

L’angolo del dandy - mostra promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e dall’Associazione Culturale La coda dell’occhio - ricostruisce il profilo di Blixen, Ontani, Satie, Visconti, personaggi che per la loro opera, le loro scelte e soprattutto per il loro stile di vita rientrano nella categoria dei Grandi Dandies.

Alcuni aspetti meno noti della loro personalità/attività/produzione sono stati al centro degli eventi organizzati durante il primo mese di mostra.

Nel periodo fino al 17 giugno sono previsti ulteriori appuntamenti per approfondire la riflessione sul dandismo come filosofia esistenziale e gesto estetico-etico.

L’angolo del dandy è una mostra filosofica, ma anche una mostra immediatamente accessibile al grande pubblico. Lo confermano i circa 8mila visitatori che l’hanno vista nel primo mese di apertura.

La mostra si svolge nella Casina delle Civette (Dipendenza e Museo), un eccezionale spazio espositivo – la Casina delle Civette è anche il Museo della Vetrata Liberty – che si fa protagonista e s’intreccia ai profili dei quattro personaggi in una fitta rete di rimandi simbolici e di echi iconografici e culturali.


La cura della mostra è di Tiziana Gazzini e Maria Grazia Massafra, supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.